La degustazione di un vino è un’attività che comporta valutare la caratteristiche organolettiche di un vino. Il giudizio comprende le percezioni sensoriali stimolate dal vino, in particolare visive, olfattive e gustative. Imparando a degustare correttamente un vino, impareremo a valutarne la qualità.
Per una buona degustazione è importante scegliere un ambiente che favorisca la concentrazione, senza colori sgargianti o profumi intensi che potrebbero influenzare o modificare la percezione dell’assaggio. Meglio servire il vino alla temperatura di servizio, così che profumo e gusto siano percepite correttamente. Le caratteristiche da valutare saranno il colore e la consistenza, poi l’intensità e la complessità dei profumi del vino, infine la sapidità, la dolcezza e tutte le variazioni del gusto.
Si valuta prima l’aspetto di un vino: il colore, l’intensità del colore e la tonalità. Si procede osservandone la limpidezza, cioè la capacità di far trasparire la luce e la presenza di impurità o residui. Tocca poi alla consistenza, cioè alla viscosità del vino nel bicchiere che si valuta facendo roteare il calice e osservando gli archetti che si formano. Un vino consistente lascerà un velo di liquido sulle pareti appena interrotto il movimento, questo significa che ha una buona struttura. Maggiore è la viscosità, maggiore è il grado alcolico e lo zucchero presente nel vino.
Si passerà poi alla valutazione olfattiva del vino: intensità della profumazione, complessità e qualità cioè armonia dei profumi. Il profumo del vino si percepisce in due step, si annusa una prima volta, si fa roteare il bicchiere e si annusa una seconda volta, in questo modo il vino entrerà in contatto con l’aria permettendo al bouquet di aprirsi ulteriormente. L’intensità di un profumo dipende dalla “quantità” ed è diversa dalla complessità di un profumo che è determinata dalla varietà di odori riconoscibili. La qualità di un vino a livello olfattivo si valuta dall’armonia di questi profumi.
Si termina infine con la valutazione del gusto: acidità, sapidità, morbidezza e astringenza. Si trattiene il sorso in bocca, così da portarlo alla temperatura corporea che permette al vino di sprigionare in maniera più intensa i profumi, inoltre gustandolo con calma si ha la possibilità di percepirne bene anche la consistenza. Sapidità, acidità e tannicità sono sensazioni che stimolano la salivazione, inducendo sensazioni di freschezza e astringenza con cui è possibile valutare la durezza o morbidezza del vino. Un vino di qualità ha un buon equilibrio tra questi elementi tendenze più da una parte o dall’altra a seconda del tipo e dell’età. Una volta deglutito il gusto del vino persiste in bocca e si evolve, permettendo così di valutarne appunto la persistenza.
Abbiamo fatto del nostro meglio per raccontarvi la degustazione a parole, ma insegnare a valutare le caratteristiche organolettiche del vino a parole non è semplice. Se vi mostrassimo in prima persona si cosa stiamo parlando? Prenotate una degustazione nella nostra cantina, sarà un’esperienza speciale. Ve lo promettiamo.